Siràcide 15,16-21 (NV) [gr.15, 5-20]; Salmo 118 (119); 1Corinzi 2,6-10; Matteo 5, 17-37
Ma io vi dico
1. La Legge dettata ad Israele da Mosè ordina: «Occhio per occhio, dente per dente». Si è ancora sotto la Legge mosaica quando desideri ed azioni sono motivate dalla Legge, pur dicendo di esser cristiani.
2. Gesù, perentorio, proclama: «Avete inteso che fu detto agli antichi «Occhio per occhio, dente per dente». «Ma io vi dico: se tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te», «lascia lì il tuo dono davanti all’altare», e va da tuo fratello a chiedergli scusa!
Come?! Ti giuro che è lui che mi ha offeso; ed io debbo chiedere scusa?
«Non giurare neppure per la tua testa»: va da lui e chiedigli scusa.Non è ragionevole Gesù! Non è umano! Difatti: non è umano; è divino! E riguardo a tutte le guerre di oggi, di sempre, nel mondo, Gesù ammonisce: «Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui».
Per ottenere giustizia e pace è urgente cambiare il modo di costruire la storia. Non si può da una parte far guerra e dall’altra portare soccorso per un terremoto. Quale ipocrisia: comportamenti inconciliabili con la parola di Gesù.
“Ma lui mi ha offeso!”.
Compi il male e cerchi anche le scuse? O le ‘scusanti’? Ricorda: «Dio ti ha posto davanti fuoco e acqua: ad ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà». Non sarà Dio a scegliere il tuo futuro: sei tu l’artefice della tua storia; sei tu il terremoto e la guerra di te stesso; sei tu l’uccisore di tuo fratello. «Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male»: a te sta scegliere la tua vita! Se la fede è costituita da “fede e preghiera per avere” soltanto salute e denaro, essa è superstizione. E’ ateo colui al quale Dio ‘serve per avere possesso’, anche se si dice cristiano. Si dovrebbe esser capaci di discernere il bene ed il male: si cerca soltanto ciò che immediatamente sembra utile e si dimentica che «non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello».
Impara a vivere per essere figlio, non per avere le ricchezze del figlio: è falsità e ipocrisia, parola ingannevole, cercare, per mezzo della fede, il possesso di persone o cose. Accade ciò perfino nelle scelte vitali degli affetti familiari: «Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».
3. Per i malvagi è necessaria la Legge e Gesù non è venuto per abolirla: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti». E’ venuto per darle «pieno compimento». La Legge è utile per proteggere il Vangelo e le persone che lo seguono: «Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno». Non basta, però, per essere vita.
4. Gesù è venuto per vivere Fede e Grazia; chiude ogni giudizio umano: «Ma io vi dico». Gesù è segno e testimone della «sapienza di Dio che non è di questo mondo». «Se avrai fiducia in lui, anche tu vivrai».
Fino alla manifestazione di Gesù questa verità di vita «è rimasta nascosta nel mistero» e Dio ha «stabilito prima dei secoli» di manifestarla per mezzo di Gesù: «per la nostra gloria». Il Dio di Gesù ha mandato il suo Figlio, Parola resa Carne, per donare vita fino ad accogliere una morte ingiusta perché l’uomo divenisse giusto. «Dio ha rivelato a noi ogni cosa, anche le profondità di Dio per mezzo dello Spirito». Dio ripone la sua gloria nell’Uomo vivente: «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amano».
Chi osserva la Legge ha la capacità di accogliere Fede e Grazia, redenzione e trasformazione da una esistenza di egoismo ad una d’Amore. E’ dono di Dio, ma, per poterlo accogliere, «va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello; poi torna ad offrire il tuo dono».
Parola di Dio è rimasta di carta. «Ma io vi dico»: si trasformerà in vita quando la Chiesa di Dio non vivrà per la sua organicità interna né per la organizzazione esterna, ma per mezzo del popolo di Dio capace di completare la Legge, in fede intensa, con Amore.