RICORDANDO DON STENO
“Don Steno incarnava il prete che ogni laico cristiano vorrebbe avere accanto, un fratello maggiore per autorevolezza, che sa ascoltare e consigliare. Possedeva la capacità di scoprire e di valorizzare il bello ed il buono di chi si affidava a lui. Ci ha regalato omelie straordinarie, essenziali, belle, di una bellezza non solo formale, ma sostanziale. Entravano nel cuore di ciascuno, ti portavano in alto e sentivi la gioia del tuo essere figliolanza divina, tutti le comprendevano perché anche le persone semplici sentivano che nascevano da un’intimità con Dio ed erano coerenti con lo stile di vita di chi parlava…” Giulia Palozzi (altro…)
ore 17.30 Rosario e ore 18.00 Santa Messa presso la Chiesa del Sacro Cuore. Ogni primo venerdì del mese, da ottobre fino a giugno, celebreremo l’Eucaristia alla Chiesa del Sacro Cuore. I sacerdoti saranno disponibili dalle 17.00 per le confessioni. “Io ti prometto, nell’eccesso della misericordia del mio Cuore, che il mio amore onnipotente concederà la grazia della penitenza finale a tutti coloro che si comunicheranno il primo venerdì del mese, per nove mesi di seguito. Essi non morranno nella mia disgrazia, né senza avere ricevuto i Santi Sacramenti, e in quegli ultimi momenti il mio Cuore darà loro un sicuro asilo”. (altro…)
don Pierpaolo inizia il suo corso all’Istituto Teologico san Pietro di Viterbo di Teologia Trinitaria, ogni lunedì e martedì fino a gennaio 2025. 2 lezioni saranno tenute anche da don Michele e don David. Le tematiche saranno:
La prefigurazione della Trinità nell’Antico Testamento
La Trinità nel Nuovo Testamento
Lo sviluppo della dottrina trinitaria nella storia della teologia
La Trinità: Mistero di Amore
Teologia di Dio Padre (altro…)
Sapienza 2,12.17-20; Salmo 53 (54); Giacomo 3,16-4,3; Marco 9,30-37
A colloquio con il Padre, il Figlio, il Santo Spirito
1. A causa del peccato del mondo ragioniamo da stolti. Il peccato del mondo è non accogliere Gesù Cristo:
«Tendiamo insidie al giusto. Mettiamolo alla prova. Condanniamolo a una morte infamante».
La stoltezza genera malvagità ed «il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccidono». Da stolti è pensare che il fratello «è d’incomodo» perché «si oppone alle nostre azioni; ci rimprovera le colpe contro la Legge e ci rinfaccia le trasgressioni contro l’educazione ricevuta». (altro…)