Domenica pomeriggio come comunità cristiana credente di Tuscania abbiamo vissuto un importante momento di fede.
La celebrazione dell’Eucaristia in Duomo, animata solennemente nei canti e nelle musiche, cuore della nostra fede, con la possibilità di ricevere la comunione nelle due specie del pane e del vino, ha preceduto la processione del Corpus Domini: il Santissimo Sacramento, Gesù Eucaristia, vero Dio e vero uomo, presente nell’Ostia consacrata veramente, realmente, sostanzialmente in corpo, sangue, anima e divinità.La processione ha seguito il percorso del passo evangelico dei Discepoli di Emmaus: l’incontro, il dialogo, l’ascolto, il cuore che arde sono stati i passaggi raffigurati nelle piazze principali del percorso. Ogni piazza ci ha permesso anche di fare un piccolo e breve esercizio di preghiera. Mettersi in silenzio di fronte a Lui, dimenticando chi avevamo intorno, per essere più uniti tra noi: questo è il cuore della preghiera. La preghiera vocale, la preghiera di ascolto, la preghiera del cuore.
Penso momento più forte è stato rimanere in silenzio in una delle nostre piazze dove risuonavano allo stesso tempo le voci delle persone sedute al bar. È stata una piccola prova di come con la preghiera possiamo entrare in contatto con Dio e con noi stessi in qualsiasi luogo e situazione ci troviamo: siamo da soli o in mezzo alla confusione, siamo al lavoro o in compagnia di amici, siamo nella tranquillità o immersi nel mare delle difficoltà: sempre posso scendere in profondità e trovare la pace.
Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo momento di profonda fede e adorazione: la banda, i coristi e i musicisti, gli araldi, i ministranti, i componenti del gruppo liturgico, i vari collaboratori, gli araldi, le catechiste, i vari gruppi dedicatisi all’infiorata (scout, neocatecumeni e gruppi della catechesi) e le artiste. Dio vi benedica.