Apocalisse 11,19a; 12,1-6a.10ab; Salmo 44 (45); 1Corìnzi15,20-27a; Luca 1,39-56
Deserto e Gloria
Nell’antichità era presente l’attesa dell’età dell’oro (aurea aetas); nel popolo ebraico l’attesa del Messia. «Ora, però, si è compiuta la salvezza» con la venuta di Gesù Cristo. Ora si è finalmente dimostrata «la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo». Come mai ‘ora’? La festa della glorificazione di Maria, la prima e l’unica Donna degna di gloria, porta con sé la glorificazione di ogni persona fedele al Dio annunciato da Gesù Cristo, venuto per mezzo di Maria. Nella umanità di Maria è accolta tutta l’identità umana. Assunta Maria nella gloria, attendono tutti credenti la medesima assunzione alla gloria.«Cristo è risorto dai morti», di fatto, ed è il primo a risorgere «di coloro che sono morti». È l’unico capace di aprire la strada della Resurrezione del Creato «perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti».
Sgorghi un canto che, proclamato per prima dall’Unica Donna, divenga canto di tutta l’umanità e di ogni credente. Giunga ‘ora’ il primo Cantico delle Creature:
«L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore».
Maria ha ragione di esultare «perché Dio ha guardato l’umiltà della sua serva»: la medesima esultanza e «allegrezza» è di ogni credente consapevole di essere in viaggio verso la medesima resurrezione di Gesù Cristo.
«D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata» perché «Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente».
«Santo è il suo nome»: lo si proclama nella preghiera liturgica, lo si ricordi e proclami ogni istante vitale.
«Ha soccorso gli affamati, gli umili, quelli che lo temono, di generazione in generazione, ricordandosi della sua misericordia».
«I superbi, i ricchi, i potenti li ha dispersi dai loro troni nei pensieri del loro cuore e li rimandati a mani vuote». ‘Signore così non sembra!’. Non sembra, ma nella realtà accade. Non sempre è visibile: i malvagi sanno come nascondere i loro «guai», ma il «guai a voi» è ripetuto per 114 volte circa nella Sacra Scrittura.
«Maria rimase con lei (Elisabetta) circa tre mesi, poi tornò a casa sua».
Dov’era casa sua? La vera casa di Maria fu «nel deserto, dove la Donna fuggì» perché lì «Dio le aveva preparato un rifugio». E fu il deserto di tutto ciò che in lei era umano che le permise di divenire «Donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle».
Buon Ferragosto, se potete.
Buona festa della Assunzione: questo lo potete tutti e lo auguro.
(didon)