Sofonìa 3,14-17; Is 12.1-6; Filippési 4,4-7; Luca 3,10-18
Biffe evidenti evangelizzano il popolo
Giovanni Battista annuncia: «Io vi battezzo con acqua». È il tempo della Promessa. È il segno premonitore che qualcosa di grande sta per accadere: «viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali».
1. È ancora il tempo del ‘no’: il Creatore «Tiene in mano la pala per pulire la sua aia». Troppi ostacoli sono da rimuovere per permettergli di entrare nel Creato come definitivo Salvatore «e per raccogliere il frumento nel suo granaio».
La Chiesa di Gesù ha una capacità di accoglienza ben diversa da quella del passato;è presente, purtroppo, anche l’incapacità dei potenti di ascoltare i Giovanni Battista della storia. La resistenza alla Parola, gli ostacoli alla sua diffusione sono troppi ancora per poter sostenere di essere, ormai, giunti alla ‘strettoia’ finale, quando «brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Le nostre acque non sono adatte a lavare i cuori.
Il Vangelo dona consigli per creare un cammino favorevole alla Parola: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno». Non basta la non approvazione di sopraffazioni.
La Salvezza, da 2000 anni, è giunta come dono. L’attuale attesa è che divenga possesso sicuro dei discepoli: potrebbe esser breve per chi attende ed accoglie la pienezza. Biffe evidenti, brevi, ma incisive «evangelizzano il popolo». Per i testimoni è presente un consiglio: «La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino!». E’ qui.
2. È giunto il tempo del sì: «Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico».
«Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Un ultimo passo è da compiere: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Se trovate ostacoli: «Fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti».
3. La parola del Signore incoraggia: «Non temere. Non lasciarti cadere le braccia!».
«Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio»: se le biffe saranno chiaramente evangeliche, e se il consiglio verrà accolto, si muoveranno in avanti i passi e si guarderà verso l’alto.
4. «Rallégrati, grida di gioia, esulta e acclama con tutto il cuore». È un appello accorato rivolto a chi ascolta la voce del Santo Spirito: «Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti».
Chi vive alla sequela di Cristo non è portatore di illusioni, ma di sereni impegni: «Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te, è un salvatore potente».
La felicità donata da Gesù Cristo, per essere efficace, ha necessità d’esser costruita con lo stile delle opere della fede, non dello stile del mondo. Il Signore «Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia».
«Vi dono la mia pace. Non come la dà il mondo, io la dono a voi. La pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù». La gioia e la pace di Cristo saranno decise e forti se “porteremo a tutti gli uomini il lieto annuncio del Salvatore, Gesù Cristo tuo Figlio”.
(didon)