Comunità Parrocchiale Tuscania

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XV DOMENICA T. O. – Anno A -16 LUGLIO 2023

Isaìa 55,10-11; Salmo 64 (65); Romani 8,18-23; Matteo 13,1-23
Al cuore della Parola
1. Il cuore di questo popolo è diventato insensibile»: è sciocco dire che la Sacra Scrittura si riferisce alle genti di Israele. ‘Insensibile’, cioè indifferente. Il Vangelo è duro con l’indifferenza: «A colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha».
Troppo severo? In Apocalisse si attesta: «non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo!». Se la fede diviene ‘rito’ da compiere, decade: «Poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca». (altro…)

DOMENICA 09 LUGLIO 2023 – XIV DOMENICA T. O. – Anno A

Zaccarìa 9,9-10; Salmo 144 (145); Romani 8,9.11-13; Matteo 11,25-30
Rendere lode costruisce la pace
Leggere, ri-leggere, e ancora leggere. E contemplare: la Parola nella Sacra Scrittura ha necessità di un approccio diverso da altre letture. Contemplando il Dio della Parola si diviene figli, fratelli; si agisce da figli e fratelli.
La malvagità causata dalla non conoscenza, non contemplazione, genera figli malvagi, nei quali è pur sempre possibile scorgere ombre nascoste di bellezza. Il mondo, posto sotto il potere del maligno, crea idoli falsi, applaude il sopruso, il potere, il denaro, la potenza. La supremazia del più forte lascia i cuori vuoti e la superbia dell’ho vinto io, lascia peggiori di prima. (altro…)

XIII DOMENICA T. O. A – 02 L UGLIO 2023

2Re 4,8-11.14-16°; Salmo 88 (89); Romani 6,3-4.8-11; Matteo 10,37-42
Accogliere perché …

«Chi ama» qualcuno o qualcosa «più di me non è degno di me»: mettere in alternativa Dio con altri valori è non aver né idea né amore per il Dio di Gesù e del suo Vangelo. È opportuno chiarire che il Dio di Gesù non mette il padre o la madre contro il figlio o la figlia. L’uomo è immagine somigliante del Dio delle Sacre Scritture, non è alternativa a Dio. È immagine che si sta perfezionando. Dio ha donato soltanto un inizio: l’uomo è immagine in divenire.
Ha «un tempo per tutte le cose»: ha fratelli, padre, madre; ha il genio, la libertà per costruirsi secondo la strada suggeritagli dal Creatore. Seguire la strada non è una condanna, ma un divenire bellezza, libertà, verità. (altro…)

25 GIUGNO 202325 GIUGNO 2023 – XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno A.

Geremìa 20,10-13; Salmo 68 (69); Romani 5,12-15; Matteo 10,26-33
Riconoscere Cristo e farsi riconoscere come Cristiani
«Non abbiate paura degli uomini», Gesù avverte, «e non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima». Se qualcuno volesse ucciderci l’anima saremmo chiamati a reagire perché «bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini».
Accade perché «il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte». Anche se il peccato è entrato nella storia della umanità «a causa di un solo uomo, in tutti gli uomini si è propagata la morte» e «per la caduta di uno solo tutti morirono».
Abitudini e consuetudini divengono leggi alternative alla verità ed alla giustizia, sono oppressive nella coscienza, generano paura e fermano speranza e futuro: «Fino alla Legge c’era il peccato nel mondo». (altro…)

18 GIUGNO 2023 – XI DOMENICA T. O. – Anno A

Èsodo 19,2-6°; Salmo 99 (100); Romani 5,6-11; Matteo 9,36-10,8
Il futuro siamo noi

Gesù Cristo è il primo risorto dai morti: ‘Il Vivente’. Il Vangelo non è un libro, è una persona: vera, reale, autentica, ’storica’. La fede in Gesù non è fede nel passato, ma nello storicamente presente.
I cristiani, facendo memoria di Gesù, persona divina – umana, non del passato, sono il futuro che si attua attimo per attimo. Le Sacre Scritture lo attestano: «Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto» e sapete che Dio vi solleva «come su ali di aquile».
Il cristiano fedele è pieno di serenità e si «gloria in Dio» perché «per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo ha ricevuto la riconciliazione», è giunto «fino a Dio» e fa parte di «un regno di sacerdoti e di una nazione santa». (altro…)

SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO – A.  DOMENICA 11 GIUGNO 2023

Deuteronòmio 8,2-3.14b-16°; Salmo 147; 1Corìnzi 10,16-17; Giovanni 6,51-58

Parola e Pane: uniti in Cristo per non essere servi

 «Figlio dell’uomo, mangia questo rotolo della Parola, poi va’ e parla alla casa d’Israele»: in Antico Testamento il profeta è invitato a mangiare la Parola ed annunciarla. Sempre in Antico Testamento il Signore «ha nutrito di manna», che il popolo suo «non conosceva». Anche i «padri non avevano mai conosciuto» un alimento venuto da Dio. Questo il Signore lo fece «per far capire che l’uomo non vive soltanto di pane», «ma che l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore». (altro…)