Maria, come l’angelo e come farà Gesù, torna in Galilea, non al Tempio, ma in una casa dove nasce una nuova liturgia. Maria ed Elisabetta celebrano la gioia di essere state visitate dall’Altissimo: il rito non è più per ingraziarsi Dio, ma per ringraziarlo del dono ricevuto. Queste due donne inaugurano un nuovo sacerdozio, vissuto nella quotidianità, come ricorda San Paolo: “Offrite i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale” (Rm 12,1).
(Don David)