Geremìa 23,1-6; Salmo 22 (23); Efesìni 2,13-18; Marco 6,30-34
In disparte, riposatevi un po’
«Come pecore che non hanno pastore» andiamo errando per le vie del mondo.
Parola rimprovera seriamente i pastori: «Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo».
Parola incoraggia il gregge: «Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno». Pastori e gregge che ascoltano Parola si sentono confortati: «Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me». Parola non dimentica la sua promessa: «Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare».
Il Creatore non è stato immoto giudice dall’alto dei cieli; è venuto tra noi e lo abbiamo chiamato Gesù Cristo: «Ha abolito la Legge» che non porta salvezza ed ha donato novità e bellezza nella contemplazione delle Sacre Scritture. Per questo erano «molti quelli che andavano da Gesù. Egli, sceso dalla barca, vide una grande folla. Ebbe compassione di loro e si mise a insegnare loro molte cose».
Gli animi umili e semplici compresero che «Egli è la nostra pace», per riconciliare tutti e per creare in se stesso», da una umanità divisa e separata da gelosie, invidie e guerre, «un solo uomo nuovo. Facendo la pace con Dio, ha fatto di noi un solo corpo, per mezzo della croce, abbattendo il muro di separazione che ci divideva».
«Un tempo eravamo lontani, siamo diventati vicini, grazie al sangue di Cristo».
Un dialogo amorevole sgorghi da ogni cuore: «Signore, nostra giustizia!».
Nessuno dimentichi la meditazione: «Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l’anima mia. Mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome».
I discepoli si davano da fare per accogliere, ma, per la gran folla, «non avevano neanche il tempo di mangiare»: vie del mondo; sono perverse.
Gesù chiama:
1. «Venite in disparte». Semplici come colombe: non ingenui. Prudenti come serpenti: non velenosi. Un bastone, né pane, né sacca, né denaro; calzare sandali ed una tunica.
2. «Voi soli». Voi testimoni: Pietro, Apostoli, Laici ascoltatori del Vangelo. Non altri: seguono le vie del mondo.
3. «In un luogo deserto». Nulla di superfluo. Dimentichi di stili di vita mondani. I potenti, seppur buoni, non seguiranno il Vangelo. Ho tre pani, tre sacche e preziosi vestiti; cerco la ‘stagione’ più comoda.
4. «E riposatevi un po’». Gustate serenità e giustificazione: testimonierete uno stile diverso, cristiano, evangelico. Riposati e risollevati in disparte, insegnate a divenire cittadini e popolo della città di Dio e cittadini della città di quel mondo che attende ansiosamente redenzione.
Signore risorto, donaci di riconoscere in te il vero re e pastore, che reca il dono della riconciliazione e della pace. Svela a noi la serenità e la compassione.
(didon)