Daniele 12,1-3; Salmo 15 (16); Ebrei 10,11-14.18; Marco 13,24-32
Cieli e Terra nuova – Liberazione
È «un tempo di angoscia» quello che viviamo. La desolazione accerchia le nostre esistenze. Disperarsi? E perché, quando sappiamo dalla Parola che «molti si risveglieranno» e daranno inizio a ‘Cieli e Terra nuova’, dove terminerà il dominio ancora parzialmente presente del male? È certo che, quando sarà completa la Resurrezione del Signore Gesù e nostra «gli uni si risveglieranno alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l’infamia eterna».
«Quando vedete accadere queste cose, gli eventi della storia attuale, sappiate che il Signore è vicino, è alle porte».Non c’è più tempo per la disperazione perché «ora, c’è il perdono di queste cose» malvagie e «non c’è più offerta per il peccato». Questo che viviamo è un tempo, a nostra disposizione, per rendere completa la Morte e la Resurrezione del Signore nelle nostre carni.
La Fede nell’Amore completo e perenne del Dio annunciato da Gesù, rende maestri nel testimoniare che «Cristo avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, con un’unica offerta, ci ha reso perfetti per sempre» e Lui «si è assiso, per sempre, alla destra di Dio».
Il momento in cui Gesù Cristo «radunerà i suoi eletti» si avvicina; gli eletti «vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria».
L’annuncio profetico afferma che sta terminando la desolazione causata dal peccato e si sta realizzando il tempo nel quale «sarà salvato il popolo» del Signore. «I saggi che avranno indotto molti alla giustificazione risplenderanno come lo splendore del firmamento per sempre».
Quanto durerà il tempo della presenza del male che procura sofferenza ai credenti in Gesù Cristo? «Nessuno sa quel giorno o quell’ora»; che accada è certo. La parola di Gesù Cristo rassicura: «Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
Certo, perdere i valori della vita terrena, procura sofferenza; Gesù stesso ha gridato e sudato sangue per il dolore: la fede ci sia di fermo conforto.
Di questi fatti, profeticamente annunciati dal Vangelo, non riusciamo ad essere consapevoli oggi: la nostra conoscenza è parziale «come in uno specchio», in una fotografia, in un filmato ed «in una immagine».
Quando verrà il tempo conosceremo Dio «faccia a faccia», la realtà ed i suoi positivi significati. Rimarremo stupefatti: non riusciamo ad immaginare come gli eventi annunciati si possano trasformare in gloria.
A causa della presenza ancora viva del male, preghiamo: «Accresci in noi la fede, ravviva la speranza e rendici operosi nella carità, mentre attendiamo la gloriosa manifestazione del tuo Figlio».
(didon)