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La Madonna Immacolata

08 GENNAIO 2023 BATTESIMO DEL SIGNORE

Le feste del Natale e della Epifania si completano con la festa del Battesimo di Gesù. Tre feste in una per presentarci Gesù come Salvatore: «Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio».
L’annuncio del Regno del Padre viene donato prima ai pastori, poi ai Magi, infine a tutto il popolo.
Nessuno può ignorarlo: non lo ignora Giovanni anche se si schernisce sentendosi indegno di battezzare Gesù: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?».
Il Padre ci presenta il Salvatore: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».
Gesù, nel battesimo di Giovanni, cosciente di ogni futuro, «uscì dall’acqua ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui». La sua missione è essere «alleanza del popolo e luce delle nazioni».
In quale modo accadrà l’annuncio di Gesù? Porterà «il diritto alle nazioni con verità», aprirà «gli occhi ai ciechi», farà uscire alla luce «i prigionieri che abitano nelle tenebre». «Non griderà né alzerà il tono», passerà in mezzo al suo popolo «beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo». Di fronte alle difficoltà «non verrà meno e non si abbatterà».
Chiunque sarà capace di «verità» accoglierà l’invito del Padre: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga».
«La Parola», un giorno difficile da riconoscere, ora annuncia «la pace per mezzo di Gesù Cristo che è il Signore».
Noi siamo i chiamati per narrare ad altri l’annuncio: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea». (altro…)

Cappella della Salute S. Giovanni

Poesie “La processione della Addolorata”

Tuscania, 14 aprile 1995 – Venerdì Santo

La processione dell’Addolorata.

Vergine Addolorata Santa Donna
portata in ogni via in processione,
a noi ricordi la crocefissione;
da tutti venerata sei Madonna;
a Te cantando gli inni del Signore
ogni credente Ti professa amore.

A Te volge la speme chi è in pena,
il povero, l’afflitto, l’ammalato,
l’infermo ed il vecchio abbandonato;
dall’alto trono un fil di voce appena
Essa discerne e lo da’ il soccorso
al supplicante che ad Essa è ricorso.

Il venerdì della passion di Cristo,
bianca camicia, argenteo cuore al petto,
ogni araldo ci prende diletto
di trasportarla, ed il sudore misto
della fatica e dalla devozione
bagnar fa il ciglio a tante persone.

Par più leggero il peso gravoso
della Madonna con il Figlio morto,
in ogni via con il passo accorto
va ogni araldo con volto pensoso;
la banda musicale tutta quanta
suona una marcia e la gente canta.

Marce toccanti di note dolenti,
canti d’angoscia e di straziato pianto,
a piedi scalzi sopra i selci intanto
grosse catene in fila i penitenti
trascinan in terra facendo rumore
con un fragore che arriva al cuore;

le donne tutte a lutto vestite
portano i ceri con fiammelle accese,
anche i ragazzi di tutto il paese
in fila vanno con le braccia unite,
a ginocchioni il pover cireneo
porta la croce che portò il Giudeo.

I sacerdoti ci hanno l’onore
di far da corte al nostro prelato
che alla folla parla sconsolato
della passion del nostro Redentore;
ogni stazione dove è fermata
tanta di gente lì resta estasiata.

L’autorità civile e militare
sono i primi nella processione,
della Madonna han gran devozione;
prima che si cominci a sfilare
e da quella stazion si prenda il via
si sente gridar sol: VIVA MARIA!!!

Luciano Laici

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