Ezechièle 33,1.7-9; Salmo 94 (95); Romani 13,8-10; Matteo 18,15-20
Il fratello è sentinella
«O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella» verso tuo fratello. Quando tuo fratello è malvagio «se tu non parli al malvagio, il malvagio morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te». Parola impegnativa e tagliente come una «spada a doppio taglio»; come la spada, ti salva dal nemico: «Se tu avverti il malvagio, tu ti sarai salvato».
1. Anche per la Legge (A. T.), è importante «la carità»: «non fa alcun male al prossimo». Non solo perché non reca male o danno, ma perché «pienezza della Legge è la carità».Il N. T. gradualmente dona una forma nuova agli antichi adempimenti del ‘non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te’ e li supera: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te», non farai a lui ciò che ha fatto contro di te, ma «va’ e ammoniscilo fra te e lui solo».
Convertire l’animo ed il cuore è la novità del Vangelo: «Se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello». Il Vangelo ti chiama a perseverare ed insistere per la conversione: «Se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone», che collaborino con te nel perseguire il bene, «perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni». Ed insisti «a tempo opportuno e non opportuno». «Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità».
La comunità è chiamata ad essere una Comunità Educante: unica possibilità educativa e storica che rimane. Unica strada percorribile strenuamente: se non si riuscisse, attraverso una Comunità di fratelli uniti nell’educare, a formare alla vita cristiana, «se non ascolterà neanche la comunità», il fratello che rifiuta sdegnosamente l’ascolto, «sia per te come il pagano e il pubblicano».
La Legge precede e prepara la strada all’Amore fatto Carne e riafferma ancora: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». «Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno» e per nessuna cosa «se non dell’amore vicendevole perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge».
2. Per il Dio dell’Amore che ha inviato Gesù, figlio di Maria, il credente è chiamato a superare l’Amore profano e giungere all’Amore sacro, costituito dalla capacità di perdonare e chiedere perdono: «In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo».
La Charitas cristiana è valore: più vero dell’elemosina. È condividere, è incontro di diversi, è libertà vissuta per crescere insieme: «dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro». Se nel nome di Gesù «due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà». Se non ottenessimo, dovremmo guardarci le mani, da duemila anni ed ancora oggi, sporche di sangue fraterno.
Gesù implora l’uomo: «Non indurite il cuore». Non contraddite con le mani ciò che dite con la bocca e dite di credere nel cuore: «È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce».
Basta odio, basta guerre, basta l’uomo che uccide la donna, basta considerare un uomo come ‘altro’ da me. Basta essere furbi nei confronti del fratello. Basta ‘fregare’ il fratello: Egli è come te!
(didon)