Isaìa 60,1-6; Salmo 71 (72); Efesìni 3,2-3a.5-6; Matteo 2,1-12
Per un’altra strada
1. Un augurio: «La tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli: Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce». La storia attuale tremendamente conferma che altri ‘Erode’ si appropriano del ruolo di giudici del Creato e, nel nome di Dio, stanno distruggendo milioni di vite.
Su te, popolo di Dio, «risplende il Signore; i tuoi figli vengono da lontano proclamando le glorie del Signore». È augurio che si sta già realizzando: ‘risplende’, non ‘risplenda’. La fede è realtà; l’augurio impegna nella realizzazione. Se vuoi la pace, costruiscila! Non aspettare che, fatalmente, accada. Non lasciare solo Dio; Lui ha bisogno di te nel rendere bello il Creato.
2. Un racconto: sulla sincerità dei potenti nella ricerca della verità. I lontani, i poveri, gli esclusi della Terra cercano Dio: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei?». I prescelti per l’attesa del Messia non sanno dove sia! Gli esclusi hanno «visto spuntare la sua stella e» sono «venuti ad adorarlo».
I potenti e i sapienti rispondono finalmente: «A Betlemme di Giudea». Ed oggi, dove? In mezzo a cannoni e bombe? Si sta, con inganno, uccidendo perfino «la radice» del bene. Falsi e bugiardi asseriscono di essere giusti per ottenere l’inganno finale: distruzione di popoli invece che incontro fraterno e libero.
I poveri, gli esclusi, i lontani, «al vedere la stella, provarono una gioia grandissima» ed, «entrati nella casa», «videro il bambino con Maria sua madre; si prostrarono e lo adorarono». In molte nazioni si stanno distruggendo case, uccidendo vite, creando deserti, descrivendo distruzione e morte come opera moralizzatrice. A Betlehem Maria, Giuseppe, il Bambino hanno trovato casa per l’accoglienza dei pastori.
I lontani «aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra».
Tutti i popoli sono stati «avvertiti» in diversi modi «di non tornare da Erode»: oggi lo si aiuta a distruggere sulla Terra vite innocenti e si cammina su una strada assassina.
3. Una proposta: realizzare un progetto per camminare su «un’altra strada». La strada diversa, quale è?!
Venite, progettiamola insieme, contemplando:
a. Il giudizio finale (Matteo 25,31-46).
b. Le Beatitudini o Discorso della montagna (Matteo 5,1-12).
c. La preghiera: Padre nostro (Matteo 6,9-13).
Seguendo la Parola, troveremo la strada con sicurezza: «Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio!». Esso «non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni; ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti e a loro affidato a vostro favore per mezzo dello Spirito».
Accogliere il dono è esaltante: «Le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità», non ad odiarsi; «a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo».
Seguiamo la Befana con la scopa quando Fratelli fuggono per salvare Bambini.
(didon)