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COSA È UN GIUBILEO? DA DOVE HA ORIGINE?

Il Giubileo è tempo di grazia, tempo di perdono, anno della misericordia di Dio, che a noi giungerà soprattutto attraverso le celebrazioni liturgiche. Molti sono i segni liturgici del Giubileo: il pellegrinaggio, la porta, la croce, il battesimo, la professione di fede, la richiesta di perdono. Tutti questi segni poi saranno ben presenti nella celebrazione che avremo in diocesi il 29 dicembre che è il giorno in cui si apre il Giubileo in tutto il mondo, nelle Chiese Locali. Don Michele Contadini

La Parola di Dio è il fondamento del Giubileo e trova radici nel libro del Levitico, dove si descrivono le grandi feste di Israele scandite dal numero sette, simbolo di pienezza. Ad esempio, il settimo giorno è lo Shabbat, dedicato al riposo e alla comunione con Dio; il settimo mese è lo Yom Kippur, giorno del perdono. Ogni sette anni c’è poi l’anno sabbatico, mentre ogni cinquanta anni, al termine di sette cicli di sette anni, si celebra il Giubileo. Questa solennità è annunciata dal “Jobel”, il corno d’ariete, e rappresenta un tempo di comunione e riconciliazione con Dio.
Il Giubileo ha anche un importante valore sociale: la misericordia di Dio deve infatti riflettersi nella misericordia tra le persone. Durante il Giubileo, si restituivano le terre perdute, i debiti venivano cancellati e gli schiavi liberati, unendo culto e giustizia sociale. Nella religione ebraica, così come in quella cristiana, culto e socialità non sono separati, ma formano un tutt’uno. Fraternità e socialità sono quindi valori centrali per vivere pienamente il Giubileo. Don Flavio Valeri