Santuario dell’Addolorata – Tuscania

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INTRODUZIONE DI PERICLE SCRIBONI

Tante volte mi sono domandato perché mai Tuscania abbia un così grande numero di chiese, la maggior parte delle quali e le più belle, sono dedicate alla Vergine. Certamente motivi di prestigio avranno avuto la loro importanza in un periodo in cui Tuscania era grande e potente città, diocesi insigne e antica della Tuscia longobarda; ma pure tante e tali chiese non possono essere soltanto il simbolo di una grandezza terrena, che si esprimeva con superbe costruzioni dedicate alla Vergine per seguire una devozione, ravvivata in Italia dopo le crociate, bensì l’espressione lucida e vera d’una fede semplice e sentita. Una fede che ha sollecitato i Tuscanesi a chiamare con nomi, contitoli diversi la Madre di Dio per sottolineare ogni momento della loro storia in cui palese ed evidente era l’intervento, vorrei dire la presenza di Maria. Ecco allora sorgere, oltre a Santa Maria Maggiore, prima cattedrale della Diocesi, oggi monumento nazionale, la chiesa di Santa Maria delle

Rose, del XV secolo; la chiesa di Santa Maria del Riposo, sul cui altare maggiore troneggia un trittico con dipinti di Pierin del Vaga e al centro del quale c’è la stupenda Madonna del Pastura;la chiesa di Santa Maria del Cerro, ove San Paolo della Croce fondò uno dei suoi ritiri per i Passionisti, la chiesa della Madonna dell’Olivo, e ancora le piccole, modeste chiese della Madonna della Pace, della Neve, dell’Edera, presso le quali, ogni anno, il popolo si raduna per continuare una tradizione rimasta sempre viva nell’animo dei Tuscanesi.
Anche sulle porte della città medievale, sulla porta di Montàscide, di San Pellegrino, di Poggio, vivono i segni della venerazione alla Vergine: mani di ignoti artisti hanno dipinto semplici, modeste, ma vive figure di Madonne. Ogni chiesa quindi, ogni immagine direi, ha una sua storia, che si innesta nella storia della nostra città, del nostro popolo; e che tutti, chi più chi meno, conoscono. Soltanto la Vergine Addolorata non ha una sua storia ben precisa, conosciuta da tutti, per questo vogliamo raccontarla: questo è lo scopo del presente libretto.
Pericle Scriboni

Un Grazie particolare a …

GLI ARALDI DELL'ADDOLORATACome più volte detto e scritto, da quando nel 1845 i Nodoler donarono l'Immagine dell'Addolorata alla parrocchia di San Giovanni ed i Tuscanesi vollero che fosse portata in processione per le vie di Tuscania su di un trono offerto dai fedeli,...

I Butteri del prof. Cesetti

I BUTTERI DELL'ARTISTA GIUSEPPE CESETTICredo doveroso rammentare a tutti, che per volontà del nostro insigne artista Giuseppe Cesetti, Tuscania ha potuto riavere la banda musicale ed i butteri. La banda musicale, sotto la direzione del giovane maestro Francesco Nassi,...

Il ritorno a Tuscania

IL RITORNO A TUSCANIA DELL'ADDOLORATAGli autobus con i pellegrini Tuscanesi, alle 18.30, si avviano verso Tuscania. Il camion di Morelli e l'autobus degli Araldi, partono da Roma alle 19.00. Alle ore 21.30 siamo a Tuscania e sostiamo a Rio-fecciaro. Poiché l'arrivo...

L’Addolorata verso Roma

L'ADDOLORATA DI TUSCANIA VERSO ROMA Il sole non è ancora spuntato dai monti Cimini, la notte sembra restia a lasciare il posto alle prime luci dell'alba, che presso il viale Trieste, uomini, donne, ragazzi, insolitamente allegri e vocianti attendono gli autobus che...

1973 50° dell’Incoronazione

1973 - CINQUANTESIMO DELL'INCORONAZIONE DELL'ADDOLORATA REGINA DI TUSCANIA Nel 1973, ricorrendo il cinquantesimo dell'incoronazione dell'Addolorata Regina di Tuscania (1923), anche se molta parte della città era ancora ingombra di macerie e la ricostruzione era agli...

Venerdi Santo 1971

IL VENERDÌ SANTO DEL 1971 Il 6 febbraio 1971 il terremoto distrusse il centro storico di Tuscania e la chiesa di San Giovanni, dove era custodita l'Immagine, venne gravemente danneggiata; la nostra venerata Immagine rimase intatta e come i suoi figli, fuggenti in...

La processione

La processione La storia L'immagine  è portata in solenne processione la sera  del Venerdì Santo e in quel giorno l'Addolorata è seduta sotto la croce con ai piedi il Cristo morto.La processione si snoda tra fitte ali di gente raccolta ed orante sommessamente, mentre...

Innovazioni

Innovazioni La storia LA NUOVA "MACCHINA" DEL 1945 Nel 1945 il popolo di Tuscania, riconoscente per lo scampato pericolo della guerra, volle donare alla Vergine Addolorata un nuovo, maestoso trono.L'incarico per il progetto fu affidato all'architetto Mirri ed il...

Pellegrinaggio a Roma Anno Santo 1950

IL PELLEGRINAGGIO A ROMA NELL'ANNO SANTO 1950  A Tuscania si stava organizzando il pellegrinaggio a Roma per lucrare il Giubileo e gli Araldi decisero di portarci la loro Madonna.Dapprima ci fu l'idea di effettuare il trasporto dell'Addolorata, da Tuscania a Roma, a...